bologna, 20 novembre 2019
Il 20 Novembre 2019 al Digital&BIM Italia il progetto “HBIM per il piano di conservazione dello Stadio Flaminio di Roma” sviluppato a quattro mani tra la reAct studio e il Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica (DISG) dell’Università Sapienza di Roma, ha vinto il primo premio BIM&Digital Award 2019 nella categoria “Interventi di restauro e valorizzazione del patrimonio“.
HBIM PER IL PIANO DI CONSERVAZIONE
Redigere un modello H-BIM per un piano di conservazione significa sfruttare la modellazione informativa per analizzare e approfondire le conoscenze dell’opera in una fase precedente allo sviluppo di qualunque intervento. Il modello dello Stadio Flaminio contiene tutte le informazioni necessarie a:
– narrare l’evoluzione storica dell’opera, dalla sua progettazione e realizzazione fino al suo stato attuale;
– collegare il database digitale a tutte le documentazioni presenti negli archivi fisici cartacei di cui si dispone;
– rappresentare lo stato di degrado dei materiali e il quadro fessurativo degli elementi strutturali;
– illustrare i vincoli, le raccomandazioni contenute nelle linee guida proprie delle politiche di conservazione.
Il modello H-BIM diviene così uno strumento non progettuale, ma programmatico per gli interventi di recupero e predittivo per le manutenzioni, una prima forma di valorizzazione concepita come “processo” e attuata secondo delle “procedure”, nella convinzione che uno degli obiettivi primari della tutela sia la conoscenza.
USO DI TECNOLOGIE INNOVATIVE PER RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI DI PROGETTO
Per il raggiungimento degli obiettivi di gestione informativa quali “Time machine controller”, “Philological reconstruction”, “Degradation Analysis” e “Conservation and management of future developments” sono stati utilizzate diverse tecnologie innovative tra cui:
– ACDat per lo scambio e condivisione delle informazioni e documenti tra i vari soggetti coinvolti;
– Laser Scan e Termocamere per il rilievo dell’esistente;
– Software di calcolo specialistici per la determinazione delle attuali condizioni strutturali;
– Script personalizzati per la determinazione del livello di affidabilità della modellazione BIM;
– Tool specifici LDC per generare il formato RDF;
– Piattaforma semantic-web per visualizzare e interrogare il modello in modo “libero”.
USO INNOVATIVO DI METODOLOGIE BIM PER SUPERARE LE SFIDE DI PROGETTO
Per lo stadio Flaminio è stato sviluppato e testato un nuovo approccio H-BIM finalizzato non al progetto, ma alla tutela e alla conservazione dell’opera. Il processo è stato sviluppato in quattro fasi:
– modellazione del progetto esecutivo originario;
– rilievo tramite laser-scan e modellazione dello stato di fatto;
– implementazione dell’analisi del degrado con restituzione dei quadri fessurativi;
– implementazione analitica nel modello delle linee guida fornite dal piano di conservazione multidisciplinare, con la possibilità di verificare tramite code checking che i futuri interventi siano rispondenti alle prescrizioni di piano.
Il processo di digitalizzazione proposto permette di ottenere un duplice risultato: un modello BIM in formato proprietario, utilizzabile da professionisti, ricercatori e tecnici del settore, per la programmazione, progettazione e realizzazione di tutti i futuri interventi; e un modello BIM in formato aperto, utilizzabile anche dai “non addetti ai lavori”, come strumento di divulgazione delle informazioni storico-architettoniche dell’opera. Il processo di tutela e valorizzazione del patrimonio architettonico diviene così collaborativo e interattivo, si ottimizzano tutte le risorse a disposizione delle amministrazioni e si supporta lo sviluppo di una nuova sensibilità culturale diffusa.
USO DI METRICHE QUANTITATIVE CHE CONSENTANO DI VERIFICARE I RISULTATI
La volontà di dare un rigore scientifico al processo di digitalizzazione dell’opera, sia nel metodo che nei risultati prodotti, ha determinato la necessità di connettere ciascun oggetto digitale alle fonti informative a cui si è fatto riferimento per la modellazione e di implementare una serie di parametri che potessero descriverne l’affidabilità, sia in termini di rispondenza geometrica che di classificazione ontologica. Un approccio scientifico di questo tipo rende il modello H-BIM uno strumento valido e affidabile, nel modello si evince quali informazioni prendere per certe, perché caratterizzate da un elevatissimo livello di affidabilità, e quali invece prendere con cautela, in quanto necessitano di ulteriori verifiche e approfondimenti
IMPATTO POSITIVO DEL PROGETTO IN TERMINI ECONOMICI
Il modello diviene uno strumento utilizzabile dalla proprietà per gestire in modo efficiente ed interattivo tutti i futuri progetti e interventi sull’opera, avendo certezza che tali interventi siano in linea con le prescrizioni del piano di conservazione. L’amministrazione ha la possibilità di individuare con chiarezza quali investimenti puntano effettivamente a valorizzare l’opera e di ottimizzare le risorse economiche a propria disposizione.
IMPATTO POSITIVO DEL PROGETTO IN TERMINI DI SOSTENIBILITA’
Non è possibile tutelare ciò che non si conosce. Pertanto, vi è la necessità di dotare le amministrazioni di un sistema di gestione delle informazioni che possa migliorare la conoscenza del costruito e supportare una più efficace gestione del patrimonio culturale. Il progetto propone un approccio “replicabile” per la tutela del patrimonio architettonico, tramite la raccolta, la gestione, l’analisi e la condivisione di un insieme complesso ed eterogeneo di informazioni, al fine di garantire il recupero delle opere e sostenibilità delle città.
Link di approfondimento al Digital&BIM Awards 2019: 01building – Ingenio – BIM Portale
Link di approfondimento al progetto H-BIM per lo Stadio Flaminio
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reAct studio vince il BIM&digital award 2019
Il progetto “HBIM per il piano di conservazione dello Stadio Flaminio di Roma” ha vinto il primo premio al BIM&Digital Award 2019 nella categoria “Interventi di restauro e valorizzazione del patrimonio“.